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Ritrovare il centro attraverso il corpo e il respiro
- 4 Novembre 2013
- Pubblicato da: admin
- Categoria: centratura Corpo Meditazione respiro

E’ importante avere connessione con il corpo, perché il corpo ci parla di quello che accade nel nostro profondo e questo aspetto è ben conosciuto da millenni nello Yoga e nella Meditazione.
Usando un linguaggio più vicino ai giorni nostri, Freud rese questo concetto esplicito con una meravigliosa profondità, parlandoci della differenza tra la mente conscia e la mente inconscia ovvero del livello che possiamo chiamare parte della mente di cui siamo consapevoli in un dato momento e parte della mente di cui non siamo consapevoli, che Freud chiamò inconscio. La parte della mente di cui siamo consapevoli è come la punta di un grande iceberg. La parte non visibile dell’iceberg è la mente inconscia o il nostro profondo, ed è la parte più ampia e determinante.
Preferisco in questo ambito usare la parola “profondo” piuttosto che inconscio.
Per riconoscere quello che sta accadendo veramente nel nostro profondo abbiamo un tramite davvero sempre disponibile: il nostro corpo e il nostro respiro.
Questo è qualcosa che scopriamo e approfondiamo utilizzando la tecnica di Meditazione Kundalini, la Kundalini finalmente ci permette di ascoltarci nella dimensione del corpo e del respiro. Altri effetti di questa tecnica sono la ricarica energetica e il rilassamento dalle tensioni muscolari generando per corrispondenza un rilassamento della mente. Si raggiunge così un maggior spazio tra i pensieri, lo stato di quiete interiore, che è lo stato della meditazione.
Condivisioni da parte dei partecipanti dopo la pratica della Meditazione Kundalini:
– “Impalpabile leggerezza, che mi sono goduta per lungo tempo”
– “Per la prima volta ho sentito l’elemento della leggerezza, del divertimento, del non prendermi troppo sul serio e sono riuscita a lasciarmi andare e divertirmi.”
– “E’ un periodo di grandi trasformazioni e di lavoro interiore, la meditazione è andata benissimo ma il mio stato interiore è di apparente confusione.”
Quando si cerca l’armonia e la serenità sul serio, inevitabilmente ci si mette in discussione, alcuni apparenti equilibri che si erano creati vengono meno e dentro si assiste a quella fase in cui tutto sembra sottosopra: confusione.
E’ necessario avere fiducia del processo, riposare, lasciare che sia, non elaborare troppo nella testa e non inseguire i “perché”.
Piuttosto è bene crearsi delle situazioni nelle quali ci si rilassa senza star lì tanto a voler “capire”, tantomeno voler prendere decisioni: è bene in questi casi darsi del tempo. Non prendere decisioni quando ci si sente confusione e dare al frutto il giusto tempo per maturare.
Dal punto di vista della nostra crescita: frequentare persone con cui stiamo bene, leggere libri e autori che ci ispirano, guardare film belli… fa parte di un nutrimento che ci diamo, è come mettere dati dentro e quindi, più questi dati vanno verso la crescita della consapevolezza, più aumenta la probabilità che questo accada e che si allarghi anche al mondo intorno a noi.
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