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LO YOGA e LA SPIRITUALITÁ FLUIDA
- 9 Ottobre 2023
- Pubblicato da: Admin
- Categoria: centratura chiarezza Consapevolezza Spirito Yoga Yoko
Viviamo in tempi di fluidità: le ideologie sono crollate da tanto, tutto è relativo, i generi sono meno definibili, maschio e femmina, destra e sinistra.
Meno male verrebbe da affermare.
Meno male a patto che non resti un individuo sempre più spiazzato e incerto.
La corrente millenarista chiamata “New Age” ha lasciato la sua impronta trasformando il modo di vivere la spiritualità di molti e non solo nel mondo occidentale; complice la globalizzazione e la digitalizzazione, il non prendere troppo sul serio le vie spirituali di ricerca a cui si aderisce (con le diverse forme esteriori di credi e riti) e il passare anche dall’una all’altra con disinvoltura, o mescolandole insieme, è una caratteristica della ricerca spirituale fluida.
Critiche feroci non sono certe mancate ma l’esigenza del compimento del Sé e della necessità di prendersi cura del proprio benessere interiore, è sacrosanta, qualunque sia la via che si decida di percorrere.
É evidente che questa mescolanza fra principi etici, religiosi, parascientifici, scientifici, magia e psicologia si sviluppa secondo una logica guidata prevalentemente dalla dimensione psicologica.
Questo è il punto da cogliere, l’oggetto di ricerca è l’umano e l’umanità con tutte le sue fragilità e potenzialità.
“Pezzo dopo pezzo bonificavo la palude nella quale languivo. Ho partorito il mio essere infinito, da me stesso mi sono estratto con il forcipe” Fernando Pessoa
La cosiddetta intelligenza spirituale, che non ha a che fare necessariamente con la religione, è una questione di anima, di spirito appunto.
È senz’altro favorita dal mantenere una mente aperta, non lineare ma fluida, ispirata alla leggerezza, che non è superficialità, di chi sa lasciare andare ciò che non serve, per dedicarsi all’essenziale, a ciò che davvero ha valore.
Lo Yoga, con la sua un incredibile varietà di stili, sembra calzare a meraviglia.
É una via che ci indirizza a padroneggiare i mezzi con i quali riuscire a vincere la vera sfida dei tempi moderni: trovare e ri-trovare il silenzio interiore, “il centro di gravità permanente”, senza più la necessità di rinchiudersi nei monasteri o diventare sannyasin, monaci o suore.
Da qui al prossimo futuro è e sarà sempre di più una spiritualità fluida.
A patto che non resti un individuo sempre più incerto e vulnerabile disposto ad aggrapparsi al primo gurù o setta che offre certezze, la cartina tornasole che permette di verificare se si onora davvero quella spinta grande dentro sé stessi che si chiama sete di compimento di Sé e che evita di perdere tempo e risorse preziose, sta nel verificare la propria autenticità e onestà nella propria ricerca interiore.
Se si mantiene questa autenticità si avranno sempre molte domande aperte e non solo su Dio e lo scopo della vita, ma anche di tipo più semplice: e ora che sono al supermercato o al bar che ne è del mio Yoga (unità)?
Ora che sono in coda per una pratica amministrativa o in stazione per prendere il treno o sto sistemando casa, dov’è il silenzio meditativo?
Che ne è del mio Yoga fuori dal tappetino senza l’ausilio di un mantra, di una guida o di un mala?
Nello Yoga quale è il valore di portare tanta attenzione al corpo e alla consapevolezza dell’esperienza sensoriale? Non è forse l’esperienza sensoriale trattenuta e condizionata da tante credenze? Così condizionati, con una mente così gravata da tante stimolazioni e afflizioni si può rispondere alle sfide del presente?
Ecco: è importante porsi domande e accettare le incertezze come parte di una ricerca autentica. Si chiama maturità spirituale.
Nell’essere sempre sinceri con sé stessi cade da sé anche la ricerca della magia e il miracolo, perché sarebbe negare il miracolo effettivo di ciò che già è, la bellezza che è ovunque.
Una mente umana sveglia, intelligente, libera, riconosce che la luce è la luce, e la luce non vuole più luce.
a cura di Lorena Trabucco Yoko
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