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Relazionarsi con gli altri
- 22 Febbraio 2014
- Pubblicato da: admin
- Categoria: Condivisioni Meditazione non giudizio Osho Presenza Yoko
Se ti sei avvicinato alla meditazione per ottenere serenità dentro di te, significa che hai avuto l’intuizione che la pace interna non dipende da quello che succede fuori di te. E’ una grande intuizione.
Nella lezione passata al Centro Yoga Yoko abbiamo utilizzato un compagno di corso come specchio di quel che ci accade vicino ad una persona cara con la quale abbiamo qualche difficoltà. Abbiamo osservato le nostre reazioni interne, i pensieri e le emozioni quando siamo vicini a questa persona. Nella vita di tutti i giorni non ci diamo tempo e modo di sentire e osservare quello che ci accade in profondità.
Scopo di queste meditazioni è l’osservazione senza giudizio.
In meditazione siamo osservatori senza giudizio di ciò che ci succede.
Osho ne ha parlato tutta la vita, da tutti i punti di vista: la meditazione è l’unica medicina che c’è per tutte le nostre malattie.
Infinite malattie e un’unica medicina!
La meditazione non è altro che poter alla fine “vedere” quello che c’è.
Possibile che una cosa così semplice e naturale sia l’unica cura che esista?
I fisici quantistici hanno qualcosa da dirci al riguardo. Stanno dimostrando che l’osservatore di un qualunque evento reale, fisico, con la sua stessa osservazione interferisce – modificandolo – con l’evento… e sono arrivati a ipotizzare che “la realtà si modifica adattandosi fisicamente a chi la sta osservando”.
Condivisioni:
[Mi] Io l’ho vissuta come una costellazione. Mi ha fatto lavorare molto interiormente, anche con delle emozioni, pur non sapendo nemmeno chi ero in quando ero lo specchio dell’altro.
[Y] Spero vi sia stato utile RALLENTARE e vedere pensieri, emozioni, stati fisici.
[S] E’ stato emotivamente molto impegnativo.
[Y] Nella normalità si reprimono molto le emozioni, non ci permettiamo di avere tante emozioni perché le giudichiamo ingombranti, o esagerate, mentre in meditazione , quando stai nell’osservare, ti permetti di sentire le emozioni e di riconoscere quanto sei sensibile.
[A] Per come l’ho vissuta io, lo stesso fatto di rallentare, dà più spazio all’ascolto. Si sono riproposte le stesse dinamiche della mente che mi accadono ogni giorno, ma il fatto di poterle osservare con lentezza, con il respiro e l’ascolto, è come se le avessi riconosciute e messe a posto e questo poi nei giorni seguenti mi è servito moltissimo.
Durante la meditazione, ad un certo punto era come se il corpo andasse da solo. Io osservavo questi pensieri e sensazioni e il corpo si muoveva “da solo”.
[Y] Andando avanti ed approfondendo la meditazione, ci si rende conto che alle volte c’è proprio una mancanza di contatto con ciò che sta accadendo profondamente dentro e l’interpretazione che diamo con la mente ci depista in superficie. L’importate è sperimentare queste cose e rendersene conto in prima persona.
[M] Anch’io ho vissuto questa meditazione come una costellazione familiare. Lo stato della meditazione permette in queste situazioni di aprire delle porte e di vedere il rapporto con gli altri ben oltre rispetto a quello che si può analizzare con la mente. Quindi in meditazione si riesce ad essere estremamente sinceri ed onesti con sé stessi, cosa abbastanza difficile quando si usa la mente. Nello stato di meditazione, essendo il momento in cui l’ego viene azzerato, non costa nulla essere estremamente onesti e sinceri e quindi avere una visione oggettiva e senza giudizio di ciò che arriva.
[Y] Un punto importante è rafforzare questo aspetto di osservare senza giudizio, con PRESENZA ed ACCETTAZIONE di ciò che è. Non siamo abituati a questo ma si impara velocemente quando se ne osservano i benefici.
È un osservare amorevole, compassionevole, un osservare senza giudicare buono o cattivo, ma semplicemente consapevoli di quello che ci accade.
Lascio tutto così com’è. Questa cosa dà effetti così profondi ed interessanti!
Se tu “osservi” allo stesso modo di sempre, sei dentro la mente, essendo dentro la mente non sei in meditazione e quel tipo di “osservazione da dentro la mente” non dà i benefici di cui parlo.
Invece è così piacevole! fare un salto oltre la mente ed entrare in quello spazio del TESTIMONE. E quel testimone non ha giudizio rispetto a ciò che accade.
Non è da scambiare quindi questo testimoniare e questo osservare con un altro aspetto della mente che si chiama in psicologia SUPER-EGO e che pensa di mettere a posto le cose dicendoti ciò che è giusto e ciò che è sbagliato secondo dettami morali provenienti “da fuori di te”.
Invece nella NON MENTE quello che guardi ed osservi di te stesso o degli altri ti permette di stare in uno spazio di neutralità, che non vuol dire freddezza o distacco, puoi benissimo avere delle emozioni, ma sei in uno spazio di NON GIUDIZIO e di amorevole compassione… accade perché è una tua possibilità naturale.
Quando osserviamo qualcosa che nella vita ci fa soffrire, come in questa meditazione dove abbiamo scelto una relazione difficile, nel momento in cui ci permettiamo di osservare senza giudizio, ci appaiono evidenti alcuni schemi della mente che ci fanno agire in un dato modo, o fanno agire l’altro in un dato modo e potremo osservare l’evidenza che le conseguenze di questi schemi sono pessime.
Se siamo capaci di rimanere in uno spazio oltre la mente e quindi rimanere senza giudizio alcuno né sugli altri né su noi stessi, questo “produce” ciò che chiamiamo CONSAPEVOLEZZA. E’ uno spazio di pura intelligenza.
Quando poi ci ritroveremo in quella stessa situazione successivamente, nella vita di sempre, osserveremo che quella consapevolezza ci permette di pensare, sentire ed agire in modi più creativi e intelligenti. Ci siamo incamminati verso la pace.
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