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TANTRA, SESSUALITA’ E SPIRITUALITA’
- 12 Gennaio 2015
- Pubblicato da: admin
- Categoria: amore Corpo Meditazione sessualità Tantra Yoko
E’ cominciato il nuovo trimestre di Meditazione Passo dopo Passo nel quale sperimenteremo molte tecniche tantriche che includono il movimento del corpo, l’espansione delle percezioni sensoriali e l’interazione con l’altro/specchio.
Si tratta di tecniche che sanno aiutarci nella vita ordinaria, molto di più che sedere su un cuscino in silenzio.
Nella Meditazione si coltiva ciò che è chiamato l’Osservatore o il Testimone consapevole.
E’ così che ci creiamo l’opportunità di guardare oltre l’”Io” che sembra essere ciò che noi siamo, quel qualcuno che sembra essere stato condizionato fin dalla nascita al reagire rispetto a ciò che la famiglia/società approva o meno. E’ in questo guardare oltre che ci apriamo una possibilità di Risveglio.
Parlando di sessualità i nostri condizionamenti ci dicono con chi, quando e come è appropriato sperimentare la sessualità. Se non siamo in grado di conformarci a queste aspettative interiorizzate, allora soffriamo.
E questo riguarda anche le ultime generazioni cresciute in un’apparente libertà sessuale. Diventa sempre più importante smettere di dipendere da stimolazioni visuali e uditive, da fantasie e informazioni acquisite chissà come.
Una volta che con la meditazione sperimenti che il Sé con la S maiuscola non è un Giudice interiore e che “Dio” non è ingaggiato a condizionare la tua sessualità, allora la tua libertà, non solo sessuale, sarà naturale.
Sessualità e spiritualità è un tema su cui ancora molto rimane da fare.
Il condizionamento negativo che riguarda la sessualità è pervasivo, anche nelle comunità spirituali. Si tratta di idee che hanno a lungo distorto la nostra energia naturale e la conseguente esperienza spirituale di Unione.
Riconoscere che i nostri corpi e la nostra sessualità sono sacri, dismettere la dualità/divisione tra sesso e spirito permette di aprirsi consapevolmente alla sensualità naturale del corpo con presenza, rilassamento e libertà d’espressione. Cosa che supporta la crescita spirituale.
L’inseguire invece il piacere come una sorta di dipendenza accade in risposta a una combinazione di desideri repressi, bisogni non riconosciuti e una mancanza di connessione con il Centro, la Sorgente.
Vivere la sessualità ad un livello di genuina, naturale espressione dell’energia, dell’amore e della gioia di vivere accresce invece la consapevolezza di chi siamo veramente e apre il cuore. Questo davvero può servire a liberare dalle dipendenze.
L’energia fisica, sessuale, sensuale ed erotica offre un meraviglioso espansivo terreno per abbracciare la vita così com’è e aiuta a rilasciare la contrazione dell’ego che ci porta a scappare nella mente e nelle divisioni.
Tristemente certe pratiche erotiche che vanno sotto il nome di Tantra possono molto ben travestirsi con abiti spirituali, si tratta di persone che non avendo ancora trovato una via per essere “speciali” la cercano in queste pratiche. Ma questo non accade solo nel Tantra.
La pratica del Tantra, molto valida nell’ottenere l’allontanamento dall’attaccamento e dalle dipendenze, può ancor di più direttamente aiutare il Risveglio: l’esperienza dell’Unità, dell’Amore, dell’Estasi.
Ciò che intendo qui per Risveglio è un cambiamento percettivo. Dall’avere come centro di gravità il sé individuale si passa a riconoscere come centro di gravità l’Uno, il Divino, il Tutto, l’Esistenza ecc… o qualsiasi parola tu voglia usare nel tuo linguaggio che implichi la consapevolezza di quel qualcosa che è oltre il tuo senso di “te” separato.
Cosa accade con il Risveglio?
Dopo essere usciti dalla divisione interna e aver reclamato il diritto alla gioia innocente delle esperienze sensoriali e dopo aver affermato che il sesso è senza peccato e senza vergogna, allora accediamo al pieno potenziale dell’Energia, che ha come base l’energia sessuale.
Ma questo ha da andare insieme alla Meditazione.
Quando l’energia (Kundalini nello Yoga) fluisce liberamente necessitiamo di un contenitore meditativo, cioè di avere pratica, esperienza di Meditazione.
Allora Fare all’Amore diventa Amare e Meditare insieme.
Un Fare all’Amore dove non c’è un’agenda, non c’è un goal, non sappiamo cosa succederà dopo, pratichiamo nella presenza e nella connessione unica e piacevole.
Vivere questo è una vera sfida per coloro che dividono interiormente il corpo dallo spirito. Si tratta di un’apertura meravigliosa all’Energia grazie all’Unione: sensazioni fisiche e flusso energetico sono collegate, nel rilassamento e nel flusso, l’energia così si espande. Si vive un senso naturale di unità, bellezza e appagamento.
Ciò richiede essere ancorati alla presenza consapevole. In altre parole: Meditazione.
La mia esperienza è che ci vuole molta consapevolezza e presenza per lasciar andare l’illusione dei soliti modelli di rilascio energetico.
Se invece rimaniamo in Amore e simultaneamente aumentiamo la nostra capacità di presenza consapevole attimo dopo attimo, l’energia che si sprigiona diventa una spirale che sale a servizio del Risveglio della nostra vera natura.
In questo stato smettiamo di essere identificati con stimolazioni visuali, fantasie e condizionamenti su come dovrebbe essere che modellano la nostra esperienza sessuale e invece … rimaniamo totalmente presenti nel corpo anche mentre siamo fortemente attivati e ci espandiamo in Amore. Allora abbiamo a disposizione un diretto collegamento con la Fonte. Allora portiamo il paradiso in terra.
Namastè
Yoko
Colgo l’occasione per invitarti alla serata esperienziale sull’Amare:
San Valentino: l’Arte di Amare il 14 Febbraio 2015 alle ore 20.00
conducono Attilio Piazza e Lorena Trabucco Yoko
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