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Letture parallele e punti di contatto – condivisione –
- 17 Dicembre 2013
- Pubblicato da: admin
- Categoria: condivisione Condivisioni Meditazione Tao

Cari amici, difficile per me non condividere quanto scritto in due testi apparentemente così lontani eppure così vicini.
U.C.I.M. L. pI. 108. 2;1
La vera luce che rende possibile la vera visione non è la luce che viene vista dagli occhi del corpo.
È lo stato della mente divenuta così unificata che l’oscurità non può essere affatto percepita. E così ciò che è uguale è percepito come una cosa sola mentre ciò che non è uguale non viene percepito, perché non esiste.
Questa è la luce che non mostra opposti e la visione, essendo guarita, ha il potere di guarire.
Qui dare e ricevere vengono entrambi visti come aspetti diversi di un unico Pensiero la cui verità non dipende da ciò che viene visto per primo né da ciò che sembra essere al secondo posto. Qui si comprende che entrambi avvengono congiuntamente, cosicché il pensiero resta completo. E in questa comprensione sta la base nella quale vengono riconciliati tutti gli opposti, perché vengono percepiti dallo stesso schema di riferimento che unifica questo Pensiero.
Tao Te Ching [Lao Tzu]
Il Tao resiste all’analisi e sfida la comprensione: puoi guardarlo ma non vederlo, udirlo ma non capirlo, toccarlo ma non afferrarlo. Il suo sorgere non dà luce, il suo tramontare non dà buio: è dunque al di là degli opposti. Non ha forma , non ha immagine; emerge continuamente dal non-essere e vi ritorna continuamente.
Questo non-essere non è il contrario dell’essere: è piuttosto ciò che <<non è nessuna determinazione>> è al di là delle parole, delle definizioni e dei concetti. Non può essere pensato, perché è prima di tutte le cose.
Yin e Yang: il dualismo
Noi crediamo più alla razionalità che al nostro stesso vedere. Poiché la nostra mente è limitata e condizionata, i nostri occhi vedono solo una parte della realtà.
L’illuminazione non è un’esperienza del soprannaturale, ma un riconoscimento del reale, un “saper vedere” senza schemi precostituiti.
In tutti i fenomeni e in tutti gli eventi esistono due polarità: Yin e Yang che coesistono e sono complementari in ogni cosa, poste sullo stesso piano e aventi lo stesso valore. Nessuno dei due può fare a meno dell’altro e l’uno determina lo stato dell’altro.
L’essere e il non-essere si equilibrano a vicenda, il facile e il difficile si definiscono a vicenda, il lungo e il corto si misurano a vicenda, il prima e il dopo si determinano a vicenda.
Ogni cosa è relativa all’altra, è interdipendente rispetto alle altre , fa parte di un’unità originaria e si trasforma in continuazione secondo un movimento ciclico; più che di cose dovremmo parlare di processi.
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Spesso si vivono dei contrasti interiori.
Di fronte ad alternative (reali o irreali che siano), si resta combattuti e magari nell’effettuare ciò che si è scelto si rimpiange ciò che si è scelto di non fare. Questo porta inesorabilmente a una grande perdita di energia e persino alla frustrazione o all’infelicità.
Dovremmo chiederci il perché compiamo delle scelte e come le compiamo.
– Siamo consapevoli delle scelte che compiamo?
– Ci sentiamo liberi o siamo condizionati da tutto ciò che ci sta intorno?
– Siamo liberi o siamo imprigionati nella visione limitata degli occhi e della mente?
I due estratti di U.C.I.M. e TAO danno delle risposte chiare a questo argomento. Sono risposte che vanno comprese al di fuori dello spazio della mente e della razionalità e che possono radicalmente cambiare la nostra percezione del senso di essere Qui, Ora…