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PAROLA D’ORDINE: RINNOVARSI
- 4 Luglio 2025
- Pubblicato da: Admin
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“Chi dice parole con la mia bocca
Chi guarda con i miei occhi? Cos’è l’anima?
Se potessi assaggiare un sorso di risposta,
potrei uscire da questa prigione per ubriachi.
Non sono venuto qui di mia spontanea volontà
e non posso andarmene in quel modo.
Chiunque mi abbia portato qui, dovrà riportarmi a casa…”
Rumi
- Progressivamente, con il procedere della nostra pratica Yoga, il respiro diventa gradualmente più profondo e regolare, il corpo è più rilassato e la totale energia del corpo-mente si vivifica. Questo stato favorisce anche un atteggiamento più positivo verso la vita poiché, quando il respiro è più profondo, diventa più facile equilibrare le emozioni e la mente.
OLTRE LA STANCHEZZA
Memori dei benefici fisici e mentali assaporati con la pratica dello Yoga e della meditazione, nel periodo estivo è importante non interrompere drasticamente le nostre consuete pratiche settimanali, anche se avvertiamo una certa apatia e ci manca l’entusiasmo. In questi casi, è importante ricercare, a cuore aperto, quel “frizzantino” latitante.
Possiamo parlane al nostro insegnante, oppure agire autonomamente predisponendoci mentalmente al nuovo giorno accogliendolo con freschezza e gentilezza.
In questo processo risulta utile focalizzarsi sul respiro e lasciarsi ispirare dal presente, sempre nuovo, che fluisce, attimo dopo attimo.
Lo Yoga è una pratica psico-fisica che, più si approfondisce, più diventa interessante. È proprio superando le fasi di dubbio, pigrizia o di noia che abbiamo l’occasione di andare in profondità.
LA RIPETIZIONE
La ripetizione fa parte dello Yoga come nella maggioranza delle discipline meditative… È proprio nel reiterare l’attività che troviamo la via maestra.
La pratica costante ci invita a perpetuare lo sforzo nel tempo per sviluppare il nostro equilibrio interiore di cui avremo bisogno nei momenti difficili, ma che, nei periodi sereni, quando non ci sono particolari conflitti interiori, ci darà l’opportunità di entrare in contatto con un livello di “piacere” sempre più sottile nel nostro corpo e nei nostri sensi aprendoci a uno stato di gioia infinita.
È nella ripetizione, che ci si può conoscere meglio e scoprire qualcosa di profondo che ci riguarda.
Quando crediamo che la ripetizione non abbia più nulla da offrici dobbiamo porci delle domande: «Abbiamo aspettative inespresse? Ne siamo consapevoli? Cosa riguardano? Sono aspettative ben riposte?»
Forse vorremmo rivivere sensazioni ed esperienze già vissute in passato, ma ciò è impossibile.
Ogni istante è sempre nuovo, diverso. Lo Yoga accade solo qui, solo ora; non a caso la parola deriva da Yug che significa unire. Fermiamoci quindi a riflettere un istante: non è forse il senso di isolamento, frammentazione e separazione la causa di ogni disagio e sofferenza? La pratica Yoga è un fluire nel cambiamento, momento dopo momento, ed è in quell’attimo di presenza che si rinnova l’energia e la vitalità!
È solo allora che l’entusiasmo ritorna a premiarci.
Già, perché la parola “entusiasmo” deriva dal greco antico e significa “essere ispirati dal divino”, quindi siamo già indirizzati verso la via maestra.
ABITARE IL CORPO
Impariamo a ricavarci dei momenti da dedicare a noi stessi tutti i giorni in vacanza e anche quando torniamo a casa, adottando alcune semplici abitudini che non ci occupino necessariamente tanto tempo.
Prendiamoci del tempo per percepire il corpo fisico nella sua totalità, dalla punta dei piedi alla radice dei capelli; rilassiamo e amplifichiamo la respirazione e, una volta raggiunto uno stato di quiete, apriamoci ai cinque sensi passandoli in
rassegna uno a uno: il sapore che percepiamo in bocca, gli odori che permeano l’ambiente in cui ci troviamo, la sensibilità delle nostre mani e della nostra pelle, i suoni e i rumori, vicini e lontani, le forme e i colori che ci circondano.
Senza perdere alcun dettaglio, accogliamo ogni sensazione con totale accettazione. - Quando il corpo e il respiro saranno diventati molto calmi, accogliamo la sensazione di grande leggerezza che percepiremo, come se il corpo non avesse peso, accompagnata da una sensazione di freschezza e vitalità.
Immaginiamo le parti del nostro corpo e le sue cellule aprirsi come petali di un fiore alla luce del giorno e percepiamo la sensazione di apertura. Il corpo e la mente si fondono in energia pura, integrata, avvolgente.
Da questa unione, frutto di un rilassamento consapevole, deriva una gioia e una sensibilità che si riconosce come soddisfazione interiore.
A cura di Lorena Trabucco Yoko
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