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Rilassamento: il sonno yogico
- 12 Gennaio 2024
- Pubblicato da: Admin
- Categoria: Uncategorized
Con l’inverno si apre una stagione intensa del viaggio interiore, è necessario prendersi il tempo di ascoltare e ascoltarsi. È la stagione in cui la natura va in letargo ed è un tempo ideale per il rilassamento.
Tutti conosciamo l’importanza del “dormire bene”. Nello Yoga esistono tecniche che possono produrre lo stesso effetto di un buon sonno, mantenendo la presenza; si tratta di tecniche che consentono di distendere il corpo come, ad esempio, il rilassamento muscolare progressivo. Il punto fondante di queste pratiche è proprio il fatto che per rilassarsi è necessario rimanere consapevoli. Si tratta di raggiungere un’atonia muscolare da cui partire per raggiungere il rilassamento completo, non solo del corpo fisico, ma anche mentale ed emozionale. Se poniamo queste tecniche di rilassamento in relazione al Rāja-Yoga di Patañjali, si rivelano come un aspetto dei suoi stadi superiori. Infatti, la meditazione non ha nulla a che fare con la vittoria di una battaglia contro pensieri ed emozioni. La meditazione è rilassamento totale con consapevolezza.
LA BASE DELLA PRATICA
Il rilassamento profondo è, di fatto, una delle parti più importanti e delicate di una pratica Yoga. Ha un ruolo fondamentale perché consente di venire a contatto col Sé più intimo. Il rilassamento profondo favorisce la rigenerazione sia a livello fisico che mentale: mente e corpo oscillano fra uno stato di abbandono e dormiveglia, mentre il corpo riposa e la consapevolezza interiore permane. Questa presenza agevola lo scioglimento delle tensioni fisiche e la rimozione di blocchi mentali e psichici.
Questa fase non dovrebbe mai mancare in una lezione Yoga: è il modo più adatto per preparare e condurre spontaneamente alla meditazione puntando, di conseguenza, a esperienze spirituali più elevate. Il rilassamento profondo, o sonno yogico, permette di accedere direttamente alla parte inconscia, eliminando le convinzioni limitanti e le paure dettate dall’ego; se sapientemente utilizzato è un vero strumento di liberazione.
Negli Yoga Sutra si parla di Citta; Cit è consapevolezza quando Cit diventa Citta (mente), dove ta rappresenta le sovrapposizioni, adhyāsa (nome, genere, razza, ecc.).
Il suo significato è molto sottile, è il Sé di natura cosciente unito alla sovrapposizione illusoria di credenze e oggetti.
OLTRE LA PRATICA
Il rilassamento profondo costituisce un punto di accesso, un ponte verso la consapevolezza; Cit, rafforza l’intuizione e ci permette di essere presenti nel qui e ora, nel presente, oltrepassando con fiducia la sfera duale ed entrando nella dimensione non-duale. È un’esperienza della nostra dimensione spirituale più profonda, del vero Sé, mettendo da parte le illusioni dell’ego che ci identifica con le cose, con le qualità e ci impone il confronto. Uscendo da questa dimensione individuale è possibile accedere a percezioni più intime e profonde, ed è una rivelazione comprendere che esiste una parte invariabile che non si identifica con il corpo e gli oggetti percepiti, ma che ne resta indipendente.
In un rilassamento profondo si viene dolcemente accompagnati a “sbarazzarsi” del corpo e delle percezioni sensoriali, entrando nella dimensione interiore. In questa immersione si fa spazio al silenzio, un vuoto che è altamente creativo da cui si viene rigenerati; aumenta il senso di libertà interiore e ne beneficia l’intuizione rispetto al pensiero razionale che spesso ingabbia la nostra quotidianità. L’intuizione accade quando si ha accesso a questa sfera non-duale o di nonmente in modo indipendente da spazio e tempo.
Dando fiducia al nostro percorso esistenziale questo accesso accade proprio nei momenti di rilassamento profondo.
L’esperienza interiore è la sensazione di unione con il tutto, la profonda consapevolezza che tutto è collegato: siamo parte di un grande insieme, di una cosa sola.
Oltrepassare la dualità, superando la categorizzazione che ci induce ad ancorarci ai consueti punti di riferimento, produce uno spontaneo orientamento verso le sensazioni positive e permette di vivere il momento presente sminuendo l’importanza di passato e futuro per raggiungere l’ambito distacco.
“Rilassamento non significa sonno.
Rilassamento significa essere beatamente felici. Senza fine.
Io chiamo beatitudine il rilassamento assoluto;
Il sonno è una questione differente…
La beatitudine rilassa l’atma, il sé interiore;
Per questo, nel tantra, Yoga-Nidrā è la soglia del Samādhi.”
A cura di Lorena Trabucco Yoko
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