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DESIDERI o MIRAGGI?
- 10 Settembre 2018
- Pubblicato da: admin
- Categoria: anima centratura chiarezza Condivisioni Consapevolezza Denaro essere Felicità Presenza Semplicemente Essere Uncategorized visione Yoga
Cosa pensare dei tanti insegnamenti New Age che ci dicono che è possibile realizzare ogni nostro desiderio? Desideri che sembrano invece soprattutto collegati all’affermazione di Sé e quindi all’Ego?
“E ora è il momento dello Yoga”. Così iniziano gli Yoga Sutra di Patanjali.
Osho, nei suoi discorsi sugli aforismi di Patanjali, trascritti successivamente in 10 testi in inglese di cui 7 pubblicati in Italiano, nel primo di essi “Yoga la Scienza dell’anima” dedica molte parole a questo primo verso iniziale. Spiega che arriverai a sperimentare lo Yoga solo quando realizzerai che nessun desiderio che tu abbia soddisfatto fino ad ora, ti ha davvero definitivamente appagato. Questa è la natura del desiderio.
Quando alla fine hai intuito profondamente che nessun nuovo amore, nessun nuovo lavoro, nessuna nuova casa potrà portare nella tua vita l’appagamento che vai cercando, allora è giunto il momento dello Yoga.
Tutti i Maestri illuminati concordano nell’indicare che l’Unione, scopo dello Yoga, passa attraverso l’esperienza della dissoluzione dell’ego e diventare una cosa sola con la forza unica e più grande a cui apparteniamo.
E’ necessario approfondire e per quanto possibile spiegare che dissolvere l’ego non significa sminuirsi e nemmeno perdere l’identità, anzi l’identità va salvaguardata e coltivata.
Potrebbe apparire un’affermazione che da adito a obiezioni, invece è semplice. Semplice non significa facile.
La vita è questo infinito insieme di insiemi, un Uni-Verso, dove ogni punto è olos, ogni punto è tutto, ogni punto risponde ad una struttura frattale ed è allo stesso tempo interdipendente al resto. Universo è un bellissimo termine che significa unità nella diversità.
Coltivare la propria unicità dunque è diametralmente opposto dal coltivare l’ego. Non siamo tutti uguali, per fortuna siamo diversi e le nostre diversità sono preziose, sono un grande valore.
Coltivare l’ego è credersi separati e indipendenti dal tutto, credersi altro, migliori o peggiori, creare e sostenere gerarchie illusorie e tanto altro. Coltivare la propria identità è essere consapevoli di Sé e di conseguenza del proprio unico e speciale posto nella vita.
Per essere pratici, coltivare la propria unicità significa Essere Individui che non misurano sé stessi paragonandosi agli altri, a niente e a nessuno, con tutto quello che ne consegue.
Significa valorizzare i propri talenti e coltivare le proprie particolarità, significa Essere Sé Stessi nell’Uni-verso.
Significa rispondere alla vita stessa che ci sostiene e ci ha creato così come siamo, una perfetta imperfezione.
In assenza di questa consapevolezza molti, proprio attraverso lo Yoga e la Meditazione, anziché dirigersi verso la propria unicità, i propri talenti e particolarità, hanno preso la strada dell’ottenere, dell’avere.
Inevitabile trappola all’interno dei valori dominanti di questa società? Resta pur sempre una trappola.
Le tecniche Yoga e Meditazioni “dell’avere” comprendono tutte quelle tecniche nelle quali si vogliono ottenere dei risultati passando per una via sottilmente fuorviante del “se faccio questo ottengo questo e divento …?migliore?”.
Allora la domanda importante da farsi è: migliore rispetto a chi, per chi o che cosa?
Importante funzione del così detto terzo chakra” è dare direzione alla propria energia vitale.
“Chi sono io? “ L’essere consapevoli della DIREZIONE, viene prima del potenziare la volontà. Perché avere tanta buona volontà impiegata seguendo una direzione sbagliata è uno spreco enorme.
Il desiderio di migliorarsi cercando di ottenere ciò che percepiamo ci manchi è una via da scartare, semplicemente perché parte da una premessa errata e tutto quello che ne consegue sarà errato.
Essere consapevoli che ciò che percepiamo che ci manca non è fuori di noi è un passo della maturità e ti porta allo Yoga, prima o poi. L’umana aspirazione a stare bene e ad essere felici va valorizzata perché inevitabilmente passa per l’Amore e l’espressione naturale dei propri talenti e della propria unicità.
Il desiderio di ottenere è un abbaglio della mente illusoria che ti fa credere ai miraggi ed è la giostra meno divertente in cui ti fa salire questa società dei consumi e porta all’infelicità.
Impara le tecniche di Yoga e la Meditazione che ti aiutano a Essere te stesso.
Cerca le pratiche e gli insegnanti che ti guidano a essere sempre più consapevole e responsabile del tuo destino e rispettoso della vita che ti circonda.
L’unica ragione per cui non puoi trovare l’Unità è perché non l’hai mai perduta.
Ecco allora che potrai scoprire che non ti manca proprio niente. Questo è un solido punto di partenza.
Un detto veneto molto simpatico e paradossale, potrebbe essere usato come mantra a questo scopo: “De quel che ghe sé, no manca gnente”. Questo paradosso è come un Koan dello Zen, da ripetere interiormente ogni volta che percepisci che c’è qualcosa che ti manca.
Si tratta di un percorso. Ma solo prendendo la strada giusta arrivi a destinazione, altrimenti sarà come rincorrere miraggi come fanno gli assetati nel deserto.
Auguro a tutti di riconoscere con la saggezza del cuore quel che è il proprio posto nella vita: è così il terzo chakra funzionerà alla grande ed energia e volontà non mancheranno per mettere a frutto i propri talenti naturali.
Namastè
Yoko
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