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Conseguenza della MEDITAZIONE nelle relazioni (parte 2)
- 26 Marzo 2014
- Pubblicato da: admin
- Categoria: centratura Corpo Fare consapevole Meditazione Presenza relazionarsi con gli altri Yoko
La volta scorsa abbiamo parlato di un aspetto importante nelle relazioni che è il rispetto di sé stessi e l’assertività centrata.
Non è semplice mettere in pratica il “trovare il centro” quando siamo in relazione con gli altri.
Il primo passo è essere sensibili a noi stessi ed essere assertivi con noi stessi, ma questo passo non è sufficiente.
È necessario essere sensibili verso gli altri e riconoscerli. Il rispetto che abbiamo per noi stessi, grazie alla meditazione e alla pratica, ci verrà spontaneo averlo anche verso gli altri. Per fare questo dobbiamo prima osservare dove siamo e capire se ci sono delle sacche d’ombra, di egoismo, di paura che poi non ci permettono di essere sensibili ed assertivi verso gli altri e che quindi ci creano delle difficoltà verso gli altri. Ci sono delle cose che alle volte facciamo inconsapevolmente, per esempio invadere lo spazio dell’altro o ferirlo o non accorgerci di ciò che gli sta accadendo. Oppure abbiamo paura che se non facciamo così l’altro ci invade o ha un qualche comportamento che ci fa paura.
Quando ci dedichiamo alla crescita interiore, dobbiamo affrontare il “virus” dell’ ”HO RAGIONE IO”. Quando siamo in meditazione ci portiamo ad un livello diverso dove non c’è né ragione né torto, c’è la COMPASSIONE che è umiltà ed amore nel perdono e nella comprensione dell’altro.
In quanto esseri umani in evoluzione, è naturale entrare in sacche di ombra ed egoismo. In particolare tutto questo viene da un’emozione molto profonda e vicina all’essenza che è l’emozione della paura. Anche il comportamento politico, di compiacenza o di convenienza è parte di questa sacca d’ombra.
Perché diventiamo egoisti, cosa c’è sotto?
Perché agiamo invadendo l’altro abusandone o manipolandolo, ferendolo, magari senza accorgercene?
L’essere umano, lo leggiamo nei giornali, riesce a fare cose incredibilmente brutte… ma anche cose meravigliose!
Quando impariamo a dismettere queste cose?
Quando osserviamo quanto male ci fa e quanto male fa agli altri!
Quando ci rendiamo conto che questi comportamenti producono sofferenza e se creiamo sofferenza negli altri la creiamo a noi stesi.
Attraverso la meditazione di questa sera andremo ad osservare che cosa ci sta succedendo e quali altre possibilità abbiamo da qui in avanti; anziché continuare in questo modo inconsapevole “ci alleneremo” ad agire diversamente, rispettando gli altri e rispettando noi stessi.
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